PARMA DI TUTTI.

LE RADICI DEL FUTURO

L’inclusione delle persone con disabilità tra
documenti, testimonianze e azioni.

Abbiamo dato con convinzione il nostro contributo alla occasione straordinaria di essere stati scelti come “Capitale italiana della cultura”, mostrando quanto la provincia di Parma ha realizzato nel tempo per la cultura della solidarietà.

Parma non sarebbe quella che è se non fosse anche il luogo che ha combattuto per la democrazia e la nostra Costituzione repubblicana, che è stata scritta da persone diversissime tra loro, anche avversarie politicamente, ma con la finalità di indicare idee e strumenti su cui tutti potere costruire insieme una vita comune con gli stessi diritti

Quel “tutti” risuona ben ventuno volte nella nostra Costituzione, proprio perché è inclusiva, unisce la comunità su valori condivisi, da rendere vita quotidiana insieme, valorizzando le differenze, mai dividendo il popolo tra un noi e un loro.

Così, per questa grande occasione di essere capitale della cultura, abbiamo iniziato a raccogliere tantissime testimonianze e documenti di questo percorso per rendere vita quotidiana la nostra Costituzione. Un cammino lunghissimo e molto faticoso che ha dovuto superare le asperità di pregiudizi profondi, radicati da secoli, che isolavano le persone negando loro libertà, eguaglianza e fraternità.

Non abbiamo nascosto nella nostra ricostruzione, vergognandoci, come ancora per tanti anni dopo il 1948 tante persone con disabilità furono escluse dalla vita di tutti, isolate in brefotrofi, in “classi per anormali”, in manicomi, in ospizi, in istituti separati ed anche in carcere. Negando loro quanto la Costituzione affermava con chiarezza per tutti.

Nel guardare in faccia tanta sofferenza abbiamo trovato anche tante persone che hanno condiviso il loro dolore, hanno dato voce a chi non l’aveva e hanno chiesto di non tradire il patto comune scritto nella Costituzione.

E così, con i tempi lunghi della storia, abbiamo ritrovato le prime esperienze che, dopo decenni, hanno iniziato a fare vivere i cittadini tutti insieme senza discriminazioni. E ad avere finalmente leggi che hanno riconosciuto questi diritti, richiamando i doveri di tutti i luoghi della vita sociale, sostenendo anche le famiglie nel loro compito educativo e di cura.

Ed è stato entusiasmante ritrovare e leggere a Parma e nella nostra provincia il coraggio di tante persone che hanno lottato per mostrare a tutti l’evidenza delle risorse, del bene presente in ogni persona che non doveva essere perso, ma riconosciuto e valorizzato nei luoghi di vita di tutti, in ogni età della vita.

Così, insieme ai protagonisti in prima linea nelle famiglie, nella politica e nei vari luoghi della società, la mostra e il libro ci parlano di una costruzione collettiva, di un sentirsi un tutti, in ogni luogo di vita, che voleva conoscersi e riconoscersi, condividere esperienze di vita, per vivere e crescere insieme. Per integrarsi a vicenda.

Danilo Amadei
Presidente CePDI
(Centro Provinciale di Documentazione
per l’Integrazione Scolastica, Lavorativa e Sociale)

LA MOSTRA

IL LIBRO

IL VIDEO

LE TAPPE
DELLA MOSTRA