L’ISTITUTO MASCHILE VITTORIO EMANUELE II DI PARMA

Una classe dell’Istituto Vittorio Emanuele II nella sede di via Rondani. (Fonte: Archivio Storico Comunale di Parma, Fondo Vittorio Emanuele II, fotografie, s.d.).

Nato come orfanotrofio maschile nel 1878 in via Rondani (quartiere Oltretorrente), viene trasferito nel 1960 in via Raimondi, nell’attuale quartiere Montanara. Oltre ai bambini orfani l’istituto accoglie ragazzi con disturbi di comportamento.

Nel 1974 l’orfanotrofio chiude, ma la struttura continuerà ad avere funzioni sociali per gli abitanti del quartiere, ospitando Il Centro Neurolesi, la cooperativa Insieme, il Centro Giovani Montanara e la scuola media Salvo D’Acquisto. L’edificio viene abbattuto nel 2008.(Tratto da http://parmaritrovata.it)

Documenti tratti   da Archivio Storico Comunale di Parma, Fondo Vittorio Emanuele II, documenti s.d.

LA STAZIONE ELIOTERAPICA REGINA MARGHERITA

Nel settembre del 1922 l’Associazione parmense contro la tubercolosi inaugurò la Stazione Elioterapica Regina Margherita, con lo scopo di sottrarre bambini e ragazzi dai tuguri di “Parma vecchia”, esponendoli ai benefici del sole. Per la creazione della stazione, L’Associazione ottenne in concessione gratuita dal Comune un terreno di mille metri quadri nei Prati ex Fulcini, fra il cimitero della Villetta e il torrente Baganza e raccolse fondi da amministrazioni pubbliche e da privati. […] Sorte in tutta Italia, queste stazioni elioterapiche si possono considerare l’equivalente urbano delle colonie marine e montane […] (Tratto da Storia di Parma, il Novecento, Economia e Società (2018), pag. 56, MUP Editore)

Nella Stazione, durante l’estate, vennero ospitati anche scolari con disabilità e poi classi “speciali”.

Luisa Passalacqua, maestra elementare in servizio nell’anno scolastico ‘67/’68 nel doposcuola “anormali psichici”, gestito dal patronato scolastico della Scuola speciale di via della Costituente, racconta:

“… anche nel periodo estivo era prevista la scuola, che si svolgeva inizialmente in via Varese (attualmente sede di un centro residenziale per disabili gravi), poi a Marore nella “Villa Petitot” in una struttura con adeguati spazi esterni. Era possibile per i ragazzi muoversi liberamente, giocare o riposarsi sempre controllati, ma in un clima molto famigliare. Nella scuola estiva erano presenti anche ragazzi di 15 o 16 anni”.

Jole Saladino, maestra elementare oggi ultracentenaria, scrive:

“Ho insegnato nelle due classi che erano state collocate in una struttura lungo il torrente Parma, già adibita a Stabilimento Elioterapico per i malati ai polmoni. Successivamente con alcune colleghe fummo dislocate per breve tempo nel Palazzetto Eucherio Sanvitale,per poi essere trasferite definitivamente in via della Costituente. Ai ragazzi cercavamo di dare stimoli, affetto e, possibilmente, nozioni secondo le loro potenzialità. Era un lavoro non facile, perché bisognava ricercare metodi e linguaggi per seguire il dettato pedagogico ed adattarlo alle esigenze di questi nuovi allievi… degli anni delle scuole speciali ricordo le difficoltà ma soprattutto le forti motivazioni che spingevano le insegnanti a mille sperimentazioni per sollecitare ragazzi che per la prima volta uscivano dalle loro case e incontravano il mondo non solo come spettatori”.

La Stazione Elioterapica Regina Margherita nelle foto di Luigi Vaghi del 1924. (Fonte: Archivio Storico Comunale di Parma, Fondo Fotografico, Vaghi, 1924, cubo 11.9, serie Vaghi)

RASSEGNA STAMA DAL FONDO TOMASI

Il Fondo Paolo Tomasi della Provincia di Parma raccoglie la documentazione prodotta e ricevuta da Paolo Tomasi quale responsabile dell’ufficio stampa e pubbliche relazioni dell’Amministrazione Provinciale di Parma. La documentazione è stata donata alla Provincia di Parma nel 2007 dalla famiglia Tomasi. (Tratto da http://san.beniculturali.it/)

GAZZETTA DI PARMA – 29 agosto 1978

GAZZETTA DI PARMA – 15 marzo 1982

GAZZETTA DI PARMA – 16 maggio 1982

Articoli tratti da: Fondo Tomasi Provincia di Parma, Comunicati Stampa (1978-2003).

IL CENTRO PROVINCIALE DI DOCUMENTAZIONE PER L’INTEGRAZIONE
SCOLASTICA, LAVORATIVA E SOCIALE
– CEPDI –

 l Cepdi, fondato nel 1997, è un’associazione fra enti che ha lo scopo di “promuovere e sostenere la diffusione e l’attuazione dei valori della cultura dell’integrazione scolastica, lavorativa e sociale nel territorio della provincia di Parma” (art. 1 dello Statuto).

Nel giugno 2006 con il progetto “Nuove tecnologie” il Centro ha assunto le funzioni svolte fino a quella data dal CePIS (Centro Provinciale per l’Integrazione Scolastica) e ha iniziato a promuovere l’integrazione scolastica degli alunni disabili attraverso il ricorso ad ausili hardware e software (art. 2 dello Statuto). Il progetto, conclusosi nel 2014 con l’uscita dell’Amministrazione provinciale, oggi continua attraverso la convenzione con l’Azienda USL di Parma, ampliato con nuove funzioni.

Dal 2007 il CePDI è stato inserito nell’Accordo di Programma provinciale per il coordinamento e l’integrazione dei servizi (L. 104/1992) come risorsa a supporto delle scuole. Dal 2010 ha ottenuto il riconoscimento come Centro di servizio e consulenza per le istituzioni scolastiche autonome dell’Emilia-Romagna.

La Biblioteca CePDI, specializzata nel campo della disabilità e dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), possiede oltre 8000 materiali tra libri, riviste, dvd, cdrom, audiolibri ed ebook sui temi dell’integrazione scolastica, lavorativa e sociale ed è qualificata in campo psicologico, pedagogico, metodologico- didattico, riabilitativo, lavorativo e sociale.

La biblioteca, tra le uniche a livello nazionale specializzate in questo ambito, coopera con il Sistema Bibliotecario Parmense (SBP) e il Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN). (Tratto da http://cepdiparma.it)

Locandine di iniziative realizzate dal CePDI

CEPDI  Via Stirone 4  – 43125 Parma • Tel. 0521/257283 • info@cepdi.it • biblioteca@cepdi.it • www.cepdiparma.it seguici sulla pagina Facebook