Il prof. Giancarlo Cottoni è entrato in ANMIC con la sua biblioteca zeppa di libri che trattavano di disabilità, assieme al prof. Pierluigi Arduini nel 1990

Avevo conosciuto il prof. Cottoni all’epoca dei Decreti Delegati e della legge 517/77 che ha permesso ai disabili di frequentare la scuola normale.

Si era costituita una Commissione in Provveditorato, presieduta dal prof. Cottoni per valutare e possibilmente risolvere le eventuali mancanze che si fossero riscontrate nelle scuole della nostra provincia.

Nel 1981 “Anno internazionale dell’Handicappato” un’idea del prof. Cottoni ha fatto nascere nella nostra provincia una biblioteca solo con libri riguardanti la disabilità con l’aiuto economico delle banche cittadine.

La biblioteca che in un primo tempo era stata ospitata  presso l’Istituto Comprensivo Montebello, ha trovato nell’Anmic, allora  in piazzale Barbieri, la sede definitiva.

Il prof. Cottoni, anzitutto con l’intento di seguire la sua biblioteca, ha iniziato a frequentare la nostra Associazione entrando a far parte come consigliere nel Comitato provinciale della stessa con il ruolo di seguire le problematiche della scuola. Molti suoi articoli hanno trovato spazio nel notiziario  Anmic, molti libri da lui scritti sono stati stampati a cura dell’Associazione.

Nel frattempo, nella regione Emilia Romagna,  stavano nascendo i Centri provinciali di documentazione per l’integrazione grazie a intuizione del prof. Sergio Neri dell’Università di Bologna. Perché non costituirlo anche a Parma?

Assieme e con il supporto dell’allora Assessore ai servizi sociali del Comune di Parma, Danilo Amadei, si valutò di contattare gli enti più importanti della città e della provincia affinché mettessero a disposizione i fondi necessari per la costituzione di questo Centro.

Cottoni ed io, per due anni, abbiamo percorso la provincia in lungo e in largo contattando tutti i sindaci dei comuni,  presentando le attività che già venivano svolte sotto la denominazione CEDIS (Centro di documentazione per l’integrazione scolastica) l’elenco dei libri che costituivano la biblioteca, l’elenco dei libri che venivano scritti, stampati in proprio e divulgati a coloro che ne facevano richiesta,  sui problemi dell’integrazione.

Veniva scelto il sabato mattina in quanto io ero libero dal lavoro e ammetto che è stata un’impresa non semplice!

A volte venivamo scambiati per venditori di libri e in un primo momento venivamo invitati ad andarcene, ma poi venuti a conoscenza del nostro progetto, si scusavano e ci ascoltavano con interesse.

Con questo nostro impegno siamo riusciti ad far aderire 23 comuni, 2 Fondazioni bancarie, 10 associazioni di disabili, 7 tra associazioni di imprese e sindacati, la Diocesi di Parma, l’azienda USL, 2 Comunità Montane, oltre all’Università degli Studi e  l’Ufficio Scolastico Provinciale.

Non è stato semplice la costituzione con atto notarile. Era stata scelta il notaio dr.ssa Giovanna Melegari. Notaio scrupolosissima, che ha fatto quasi impazzire il nostro Cottoni.

Alcune associazioni , per statuto, dovevano chiedere la delega notarile per la firma dell’atto costitutivo alla sede nazionale.

L’Anmic aveva provveduto a richiederla in tempo ma non essendo ancora arrivata il pomeriggio antecedente la  data della costituzione, io e mia moglie siamo partiti alle ore  14 , siamo andati a casa del Presidente nazionale in via al Colle Laurentino a Roma , abbiamo ritirato la delega notarile e siamo ritornati a Parma in tempo per partecipare al rogito.

Dopo tanto lavoro mi sarebbe dispiaciuto non figurare nell’atto costitutivo fra i soci fondatori!

Il  20 novembre 1997, nella sala del Consiglio Comunale di Parma è stato costituito il Centro Provinciale di Documentazione per l’Integrazione Scolastica, Lavorativa, Sociale.