DALL’ISOLAMENTO

AI LUOGHI DI TUTTI

Dall’inizio degli anni Settanta la provincia di Parma è divenuta teatro di complessi cambiamenti politici e culturali, le scelte amministrative attuate sono state sempre più favorevoli alla diffusione dell’integrazione sociale e all’abbattimento delle strutture segreganti.

In questi anni nascono la maggior parte delle cooperative sociali, ci si apre ad una progettualità tesa ad accompagnare le persone disabili verso un inserimento lavorativo e una vita più autonoma. 

Una tappa importante del percorso di affermazione dei diritti civili è la Legge 118 del 30 marzo 1971, che affronta: istruzione scolastica, assistenza economica e abolizione delle barriere architettoniche.

La sanità pubblica e i servizi sociali vengono gestiti da organismi chiamati Consorzi Socio Sanitari, che rappresentano esperienze sperimentali di governo unitario e si predispongono, sul nostro territorio, in una dimensione intercomunale. I Consorzi sono i primi ad organizzare per i bambini, per tutti i bambini, le vacanze al mare in alcune colonie della riviera romagnola.

Il Centro Neurolesi diventa un riferimento per Parma e per i comuni di Fidenza, Salsomaggiore, Busseto e Colorno. Alcuni medici, ausiliari, riabilitatori visitano le scuole dei loro giovani pazienti e, in diversi casi, iniziano a svolgere, sperimentalmente, le terapie in quei luoghi, unendo, così, i due momenti della riabilitazione e della didattica.

In questi anni nascono i centri assistenziali, il più conosciuto è il Lubiana: ospitava una quindicina di ragazzi durante il giorno, molti di loro erano provenienti da istituzioni segreganti di altre province.

1. 1954.
I militanti dell’UICI, provenienti da tutta Italia, si ritrovano in piazza Montecitorio a Roma per rivendicare i loro diritti e se1. Centro di riabilitazione neuromotoria e di servizi sociali per spastici (Centro Neurolesi), in via Raimondi (Archivio Storico Comunale di Parma, Fondo Fotografico, (s.d.), S12-2).nsibilizzare l’opinione pubblica. (Fonte https://www.uiciechi.it)

ABBATTERE MURI E BARRIERE

Nel 1975 a Parma, dopo una trattativa estenuante, viene realizzata la prima convenzione in Italia tra il Ministero della Difesa e un ente locale, la Provincia, per il servizio civile e il primo corso di formazione nazionale è ospitato nell’ex Ospedale Psichiatrico di Colorno.

Una maggiore attenzione è riservata anche alla difesa della famiglia e delle donne, in tutta la provincia si diffonde una fitta rete di Consultori familiari.

Con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 616 del 24 luglio 1977, le competenze socio-assistenziali e sanitarie, prima mantenute dallo Stato attraverso un pulviscolo di organizzazioni, vengono trasferite alle Regioni, alle Province ed ai Comuni. 

Il 13 maggio 1978 viene promulgata la Legge n. 180, detta Legge Basaglia, con cui viene predisposta la chiusura definitiva dei manicomi, stabilendo il graduale superamento degli ospedali psichiatrici e aprendo così la via alla rivoluzione nel campo della salute mentale, non più contenitiva ma ora integrativa e riabilitativa.

Nel 1979 nascono a Parma e in provincia realtà per minori chiamate Gruppi appartamento, che rappresentano un primo tentativo di occuparsi di tutta la fascia dell’età evolutiva e si pongono come soluzione alternativa alle realtà segreganti.

Un’iniziativa, di poco successiva è la campagna Come si può aiutare Laura, che aveva lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza sull’affidamento familiare.

Con la successiva Legge n. 833 del 23 dicembre 1978 viene istituito il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e si introduce la concezione universalistica della tutela della salute, contrapposta alla semplice cura della malattia. La riforma produrrà innovazioni decisive, per dare spazio a servizi più vicini ai luoghi di vita di tutti, nell’ottica di una “salute globale”.

Un aspetto caratterizzante dei servizi della città diventa, quindi, il lavoro di rete: ci sono stati anni in cui ogni quartiere poteva disporre di un’équipe ricca di diverse professionalità di operatori socio-sanitari.

2. Fine di un brefotrofio 1817-1973, volume a cura dell’Amministrazione Provinciale di Parma, edito nel 1973 e ristampato nel 2019.

DALLA SEGREGAZIONE
AL PROTAGONISMO

Gli anni Ottanta hanno visto il proliferare di iniziative di varia natura sull’integrazione, la vita delle persone disabili ha iniziato ad essere motivo di interesse oltre che di medici, educatori ed insegnanti anche di amministratori, forze sociali, sindacali e culturali, operatori di base e semplici cittadini.

La Legge n. 18 dell’11 febbraio 1980 riconosce l’“Indennità di accompagnamento agli invalidi civili totalmente inabili”, un riconoscimento economico importante per poter vivere una vita quotidiana più dignitosa.

Nel 1981 l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) istituisce l’Anno Internazionale delle Persone con Disabilità, da Parma viene organizzata una delegazione diretta verso Ginevra.

Alberto Mutti racconta: “Duemila disabili, provenienti da 30 Paesi, hanno occupato la Sala delle Assemblee nel Palazzo delle Nazioni Unite… Il Segretario Generale dell’ONU, pronunciò queste parole: “Quest’anno vuole significare l’apertura della Comunità Internazionale verso le persone handicappate… abbiamo mandato l’uomo a passeggiare sulla luna e non siamo ancora riusciti a farlo passeggiare nelle nostre città”.

Nel 1982 nasce a Parma, ad opera dell’Amministrazione Provinciale e del Comune di Parma, la Consulta provinciale permanente per l’inserimento e l’integrazione sociale dei cittadini portatori di handicap, che ha come obiettivo la salvaguardia dei diritti, la promozione della crescita sociale e la piena integrazione umana delle persone disabili.

Si interviene sulle barriere architettoniche con  la Legge 28 febbraio 1986 n. 41, in particolare nell’art. 32 si obbligano gli Enti Pubblici a censire gli immobili di proprietà e ad attuare i Piani per l’eliminazione delle Barriere Architettoniche.  In seguito la Legge 9 gennaio 1989 n. 13 reca “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”.

3. 3 dicembre 1981.
Inaugurazione della Biblioteca specializzata sui problemi dell’integrazione degli handicappati, dal 1997 diventerà la Biblioteca CePDI.

LA STAGIONE DEI DIRITTI

Nel 1991 si giunge ad una legge specifica per le cooperative sociali, la Legge n. 381 dell’8 novembre 1991. Le Cooperative Sociali si dividono in due tipi: finalizzate alla realizzazione di servizi sociali, sociosanitari ed educativi, di istruzione e formazione professionale, formazione extrascolastica, inserimento lavorativo (di tipo A); finalizzate allo svolgimento di attività diverse, agricole, industriali, commerciali o di servizi e all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate (di tipo B).

Danilo Amadei racconta: “Le cooperative sociali sono nate a Parma in un contesto di coinvolgimento diretto, avevamo capito che solo insieme saremmo stati più forti, chiari, convincenti. Oggi non c’è altra alternativa democratica al lavoro paziente, costante e competente del coinvolgimento di sempre più soggetti nella costruzione di un nuovo welfare che non escluda nessuno.”

Il 5 febbraio 1992 viene promulgata la  Legge Quadro n. 104  “Per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”, è una legge di indirizzo, che definisce tutti i diritti delle persone disabili e coordina l’attività legislativa regionale.

Nel 1994 si costituisce, a Roma, la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH), nel 1997 nasce la Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità (F.A.N.D.).

Con il Decreto del Presidente della Repubblica  n. 503 del 24 luglio 1996 viene stabilito che in tutti gli spazi pubblici si deve garantire l’accessibilità a chiunque abbia capacità motoria limitata.

Nel 1997, a Parma, nasce A casa con sostegno, progetto promosso dal Comune di Parma, realizzato con la collaborazione del Consorzio Solidarietà Sociale, originato dal bisogno di progettare sostegni alle famiglie di bambini e ragazzi con disabilità.

Nel 1998 viene promulgata la Legge n. 162 del 21 maggio, concernente misure a sostegno di persone con “handicap grave”, che prevede appositi finanziamenti per la realizzazione di interventi finalizzati al sostegno della vita quotidiana.

4. 1993.
Guida alla Legge Quadro 5 febbraio 1992 n. 104, a cura del Comune di Parma e del Consorzio Solidarietà Sociale di Parma.

NELLE PROPRIE CASE…
SUI PALCOSCENICI
E ALLE OLIMPIADI

La Legge n. 328 dell’8 novembre 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, vuole garantire la qualità della vita, assicurare le pari opportunità e rimuovere le discriminazioni.

Nel 2001 viene elaborata la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute (ICF), strumento che misura le condizioni di salute, e quindi anche di disabilità, guardando alla persona nella sua globalità, nel suo essere.

Con la Legge n. 6 del 9 gennaio 2004 si introduce la figura dell’Amministratore di sostegno, che ha il compito di affiancare la persona non autosufficiente per assumere le decisioni che autonomamente non sarebbe in grado di compiere.

Il 13 dicembre del 2006, dopo una lunga elaborazione, viene adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la Convenzione sui diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dal Parlamento italiano con la Legge n. 18 del 3 marzo 2009. La Convenzione considera la persona non per le sue mancanze, ma nella sua interezza, nei suoi diritti inalienabili, nel suo progetto di vita, nella sua piena partecipazione alla vita sociale.

Nel 2009 il Comune di Parma, in sinergia con il Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali, pubblica la guida Libro bianco su accessibilità e mobilità urbana, utilizzata, in seguito, a livello nazionale.

Il Consorzio Solidarietà Sociale Parma, la Fondazione Trustee con i Distretti della provincia, promuovono il progetto P.R.I.M.A. del Dopo di Noi, finalizzato a creare le migliori condizioni applicative della Legge n. 112 del 22 giugno 2016. È seguita la pubblicazione Legge.
Dopo di Noi: le esperienze sull’abitare nate nei territori di Parma e provincia di Sonia Pergolesi.

Nel 2020 ANMIC Parma, assieme al Comune di Parma, produce la guida “Turismo accessibile Parma 2020+21 e dintorni”, curata da Jessica Borsi e Matteo Salini.

Non possiamo dimenticare di fare un riferimento a Cultura e Sport, tante, tantissime sono le Associazioni presenti sul nostro territorio… non vogliamo dimenticare nessuno… e allora? Allora vi proponiamo un piccolo assaggio con il video presente in mostra e a voi l’approfondimento sul web!

6. Giulia Ghiretti, campionessa di nuoto.

5. Spettacolo teatrale a cura di Ilaria Gerbella e Franca Tragni, organizzato in collaborazione con la coop. La bula, Europa Teatri e Oltrelavoro & Tempolibero.