Non è facile riassumere esperienze così lontane ma ci proverò. Ai primi degli anni 80, forse era già il 1985 o giù di lì, ero stata votata dai genitori della P. Albertelli nel Consiglio scolastico provinciale con Albertina Soliani presidente e ho avuto l’onore di conoscere Sergio Neri con cui si era instaurato un legame culturale e affettivo forte. Attraverso loro due ho conosciuto Cottoni, con cui condividevo la passione e il desiderio  di cambiare dentro le scuole la inqualificabile situazione degli student* “handicappati”;  la chiusura delle classi speciali e delle pluriclassi erano corollari delle battaglie: ho ancora i documenti e i volantini per far conoscere i problemi.
Sempre in quegli anni,  abbiamo fatto poi partite di calcio, ho le foto, con le classi di mio figlio Andrea (oggi Architetto) e di Francesco Tagliavini (oggi Violinista del teatro alla Scala ) per raccogliere soldi per Don Valentini che voleva aprire a Marore una sede per recupero dei drogati. Cottoni allora lavorava, se non mi sbaglio, in provveditorato e mi aveva aiutato per la parte burocratica delle partite. Nel 1996 ero Consigliera comunale a Parma e facevo parte della Commissione sociale. Venne da me Cottoni, in Via Farini a visitare il Museo didattico nuovo per cui il Presidente della Fondazione Cariparma mi aveva dato i milioni di lire necessari, su un progetto di fruibilità (accessibilità e visitabilità) museale per student*, scuole di ogni ordine e grado, anziani, carcerati, donne in difficoltà, con particolari percorsi per disabili sensoriali. Cottoni mi mandò una domenica un gruppo di ragazz* down di un collegio di Milano e con il mio obiettore di coscienza abbiamo fatto una visita guidata per far conoscere gli animali. Lui era venuto per ascoltarmi e dare un giudizio, da me richiestogli, sulla metodologia che mi ero inventata!! e che ha funzionato, tanto che la visita durò dalle 9 del mattino fino alle 12. Questa esperienza , narrata in un lavoro scientifico, è stata pubblicata nella rivista dei musei italiani.
La Coop mi ha finanziato le prime schede  (su suo suggerimento me le tradusse in braille il CEPDI di Modena) su 10 specie di animali presenti in museo e che io corredai con 4.000 cartoline stampate con sagome di animali e con pazienza usando un tubetto di piombo liquido rendendo i contorni tattili. Lui era venuto a darmi una mano anche se non si sentiva molto capace!!!! però siamo riusciti a fare bene, …la fantasia al potere! ne ho i prototipi in archivio all’università.
Negli inizi del 90, ero consigliera comunale e venne da me per chiedere la mia disponibilità ad andare dai sindaci della provincia di Parma per presentare il progetto CEPDI e chiedere un finanziamento. Sapeva che ero conosciuta e ne conoscevo una buona metà e così l’ho accompagnato per chiedere contributi e collaborazione.
Le nostre strade ,visti i miei impegni di lavoro (didattica accademica e museale,  commissioni P.O. regionale, politica attiva, Vigheffio, Sirio, CAV donne maltrattate e altro ancora) le nostre strade si sono allontanate ma lui mi seguiva sui  massmedia e non è mai mancato ad alcuna mia mostra e mi veniva a trovare nel mio studio. Se non ricordo male aveva delle preoccupazioni di cui mi parlava, per un suo fratello.
E’ rispuntato Sergio Neri con il mio primo Master in assoluto (incarico datomi dall’allora Rettore) negli anni 2000, finanziato dalla Comunità Europea, con Canevaro di Bologna, la Gavioli di Modena, la Pinter di Ferrara per la formazione di insegnanti di sostegno. Master seguito da quello sui Mediatori culturali (per disabili, drogati, carcerati, prostitute e exracomunitari) valutato di eccellenza e pubblicato nel volume dei master della nostra regione. Nel 1998 ho avuto la prima delega dalla Facoltà di Scienze e poi dal 2001 dal Rettore (sono stati ben 5) per studenti disabili e fasce deboli.
Giocato in casa con tutta l’esperienza ammucchiata, grazie a tutte le grandi persone con cui ho condiviso le mie storie, in primis con quel grand’uomo che mi aveva sposato….
Capite adesso perchè sono stanca???
Grazie di avermi letto.
Emilia Wanda Caronna